IOT

IOT: significato dell’acronimo e sue applicazioni pratiche.

IOT è un acronimo che sta per Internet of things, ovvero Internet delle cose. Cercando su Google la definizione IOT, ci si può imbattere in spiegazioni inutilmente tecniche, come per esempio la seguente:
Internet of things, definizione: “L'Internet of things (IOT) è un sistema di dispositivi informatici correlati, macchine meccaniche e digitali, oggetti, animali o persone dotati di identificatori univoci e della capacità di trasferire dati su una rete senza richiedere interazione uomo-uomo o uomo-computer”.
In termini molto più semplici possiamo dire che l’Internet of things, IOT, riguarda l'estensione della potenza di Internet oltre i computer e gli smartphone a tutta una serie di altre cose, processi e ambienti.
Un esempio può aiutare a comprendere ancora di più - e meglio - che cos’è l’Internet of things: la lettura di questo testo in questo momento potrebbe avvenire sul desktop, sul cellulare, forse su un tablet, ma qualunque dispositivo si utilizzi è sicuramente connesso a Internet.
Una connessione a Internet è una cosa meravigliosa, in quanto offre tutti i tipi di vantaggi che prima non erano possibili. Fino a un po' di anni fa si poteva telefonare o - al più - mandare un sms.

Ora si può leggere qualsiasi libro, guardare qualunque film o ascoltare ogni genere di canzone nel palmo d’una mano. E questo solo per citare alcune delle incredibili cose che uno smartphone può fare.
Il punto è che il collegamento di cose a Internet porta molti incredibili benefici. Abbiamo apprezzato tutti questi vantaggi con smartphone, laptop e tablet, ma questo vale anche per tutto il resto. E con tutto, intendiamo proprio tutto: si pensi per esempio a macchine per il caffè, lavatrici, cuffie, lampade, dispositivi indossabili e quasi tutto ciò che può venire in mente. Ciò vale anche per i componenti delle macchine, ad esempio un motore a reazione di un aereo o il trapano di una piattaforma petrolifera.
L‘Internet of things è in realtà, dunque, un concetto piuttosto semplice: significa prendere tutte le cose del mondo e collegarle a Internet.

Perché si dovrebbe voler connettere tutto a Internet? Quando qualcosa è connesso a Internet, significa che può inviare informazioni o ricevere informazioni o entrambe le cose. Questa capacità di inviare e/o ricevere informazioni rende le cose intelligenti.
Usiamo di nuovo gli smartphone come esempio: in questo momento si possono ascoltare praticamente tutte le canzoni del mondo, ma non perché un dato telefono ha effettivamente tutte le canzoni del mondo memorizzate su di esso, quanto perché ogni canzone nel mondo è memorizzata altrove, ma lo smartphone può inviare informazioni – chiedendo quella canzone – e quindi ricevere informazioni – ottenendo in streaming quella canzone.

Nell’Internet of things, tutte le cose che vengono connesse a Internet possono essere suddivise in tre categorie:

category1
Cose che raccolgono informazioni e poi le inviano;
category2

Cose che ricevono informazioni e poi agiscono su di esse;

category3
Cose che fanno entrambe le cose.

E tutte queste tre categorie hanno enormi benefici che si nutrono a vicenda.
Se, dopo aver compreso – a proposito dell’IOT- cos’è, ci si può ulteriormente domandare in che modo possa essere utile alle aziende e alle persone. Ebbene, l’Internet of things offre a persone e aziende una migliore visione e il controllo del 99 % di oggetti e ambienti che rimangono al di fuori della portata di Internet. In tal modo, l’Internet of things consente alle aziende e alle persone di essere più connesse al mondo che le circonda e di svolgere un lavoro più significativo e di livello superiore. Per concludere, cos’è IOT, in breve? L’Internet of things è una gigantesca rete di cose connesse, che comprende anche persone.
La relazione sarà tra persone-persone, persone-cose e cose-cose.

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